Giaci sul letto
di morte.
Mi chiedo
perché.
Splende
il sorriso
sul tuo volto
e a guardarlo
vorrei essere
te,
per conquistare
tanta bellezza
per sentire
quelle emozioni
profonde.
La vita
dolcemente
ti sorride.
La vita
gaiamente
ti adora;
e ogni parola
ogni sguardo
a te
è di amore.
Allora
perché la morte?
Perché
non sprigioni
amore di vita
sole
luce?
Vorrei
tenderti la mano,
essere lì
perché so
quale potrebbe
radioso
essere il tuo
futuro.
Lasciati
accarezzare.
Permetti
l'amore.
Alzati
da quel letto.
Cammina
o lascia
volare
il tuo fantasma.
Osserva i fiori
le foreste
i mari
i fili d'erba
le farfalle
le foglie
gli alberi
il cielo.
No, quello
strazio
non era nulla.
Puoi ancora
vivere.
Luca Rossi, Torino, 25 febbraio 2013
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